LAMBRETTA JUNIOR - 50, 100, 125. Storia Modelli e documenti/History, models and documents

EAN: 978-88-7911-902-3

Autore: Vittorio Tessera

Formato: 26x25 cm - Pagine: 120 - Foto: centinaia in b/n e a colori - Brossura con alette - Testo: italiano-inglese - Collana: Scooters

Agli inizi degli anni Sessanta la Innocenti compì un salto tecnologico nella costruzione della Lambretta: introdusse per la prima volta un telaio a... Leggi tutto


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Descrizione

Autore: Vittorio Tessera

Formato: 26x25 cm - Pagine: 120 - Foto: centinaia in b/n e a colori - Brossura con alette - Testo: italiano-inglese - Collana: Scooters

Agli inizi degli anni Sessanta la Innocenti compì un salto tecnologico nella costruzione della Lambretta: introdusse per la prima volta un telaio a scocca portante, ispirato alla sua diretta concorrente Vespa della Piaggio. Nacque così la serie Junior, modelli destinati ad un pubblico più giovane e con un prezzo di vendita più contenuto rispetto alle tradizionali versioni LI e TV. La serie Junior venne prodotta in diverse cilindrate, dalla più piccola 50 cc, dedicata ai giovani quattordicenni, alle più performanti 100 e 125, rivolte ai ragazzi desiderosi di avere un mezzo di trasporto pratico ed economico per le divertenti scampagnate domenicali. Inizialmente, nei primi mesi del 1964, fu offerta nella sola cilindrata di 100 cc, destinata in prevalenza ai mercati esteri; poi, alla fine del 1964, venne allargata la gamma con i modelli di 50 cc e 125 cc. Nel 1966 fu introdotta la nuova 125 4 marce, più brillante e veloce e poi, nel 1968, la 50 DL con i cofani ridisegnati e le ruote da 10 pollici; l’ultima versione prodotta è stata la 50 Special con alcune migliorie estetiche e nuovi colori. Quest’ultimo modello è rimasto in produzione fino alla chiusura dello stabilimento nel maggio 1971. In totale sono stati prodotti 167.784 esemplari nelle tre cilindrate. Certamente un ottimo successo commerciale che ancora oggi vive nel cuore dei lambrettisti di tutto il mondo.

Questa nuova monografia dedica specifici capitoli agli aspetti legati alla produzione, alla tecnica, alla pubblicità e a tante altre curiosità su questa serie di modelli che conobbe ancora una volta un notevole successo di pubblico.

Recensioni:

Repubblica.it

La Manovella (pag. 43)

 

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